Dettagli
QUEST Q40 BLADE
Il metal detector Quest Q40 utilizza durante le ricerche la frequenza 13kHz.
Si monta facilmente e grazie alle tre aste componibili può essere regolato tra gli 80 cm ed i 130 cm.
Dispone di una piastra TurboD Waterproof da 9×5″, di una batteria al litio ricaricabile anche tramite la porta USB del computer, e di cuffie Wireless.
Il Quest Q40 permette al suo utilizzatore di regolare il volume, di regolare la sensibilità, la discriminazione dei metalli e di effettuare l’abbattimento del terreno automaticamente o manualmente.
E’ possibile utilizzare uno dei quattro programmi preimpostati tra Coin, Mode, Jewelry Mode, Beach Mode e All Metal Mode che permetteranno al ricercatore di iniziare subito le proprie ricerche con delle impostazioni standard. In alternativa sono disponibili i programmi 1 e 2, che sono personalizzabili e restano in memoria.
- FREQUENZA OPERATIVA: 13 kHz
- RICERCA DI TIPO: Motion
- BILANCIAMENTO DEL TERRENO: Automatico
- BILANCIAMENTO DEL TERRENO: Manuale
- RICERCA IN: Discriminazione
- RICERCA IN: All metal
- REGOLAZIONE SENSIBILITÁ: Si
- REGOLAZIONE DISCRIMINAZIONE: Si 99 ID di rilevazione
- PINPOINT: Si
- PROGRAMMI PRE-IMPOSTATI: 4 + 2 personalizzabili
- INDICAZIONE TIPO DI METALLO RILEVATO: Si
- INDICAZIONE DELLA MINERALIZZAZIONE DEL TERRENO: Si
- TONI DI RILEVAZIONE: Si 6 toni variabili
- DISPLAY: LCD 60X70mm retroilluminato
- PIASTRA DI RICERCA: 11”×9″ (28X22,8 cm) TurboD Waterproof Coil
- ALTOPARLANTE INTERNO: Si
- ALIMENTAZIONE: Batteria interna 2000mAh Li-Po
- AUTONOMIA: Circa 30 ore con casse audio, circa 20 ore con cuffie wireless
- SEGNALE BATTERIE Si
- CUFFIE: Si, Wireless
- ASTE SCOMPONIBILI: Si
- LUNGHEZZA: 80 – 130cm
- PESO: 1,350 Kg
- GARANZIA: 2 anni
Garanzia ufficiale italiana.
Nota. Il Metal detector è un sistema di ricerca non invasivo (remote sensing) che si rivela come un valido ausilio alla ricerca archeologica. Superati già da tempo i pregiudizi sul suo impiego, hanno assunto rilievo applicazioni scientifiche (mappe di punti) finalizzate a desumere dati statistici dalla distribuzione dei materiali metallici nelle stratigrafie e nel paesaggio, al fine di indagare aspetti connessi alla loro formazione. In settori come l'Archeologia dei campi di battaglia (Battlefields Archaeology) applicato con metodi di indagine scientifici, esso è uno strumento imprescindibile, basti pensare alle ricerche condotte dagli archeologi Tim Sutherland e James Balme.
In Inghilterra esistono programmi governativi di regolamentazione e inquadramento degli operatori, finalizzati alla salvaguardia dei materiali rinvenuti e alla divulgazione di corrette metodologie di ricerca (vedi http://www.ncmd.co.uk/, http://finds.org.uk/).
Si invitano tutti gli operatori, archeologi e non, a un uso responsabile del metal detector, conforme alle normative vigenti e ai codici di condotta stilati per la disciplina (vedi E.C.M.D.)