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AF22
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Fisher F22
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Fisher F22
Il metal detector Fisher F22 è un entry level, dedicato a chi vuole una macchina semplice e robusta. Completamente impermeabile, viene alimentato da due pile da 1,5V. SI può regolare regolare l’audio del ferro e sono presenti ben 9 segmenti identificativi per segnalare il target individuato. E’ possibile utilizzare il metal detector tramite 4 differenti programmi: Jewelry, Coin, Artifact e Custom. Sul display, ogni volta che viene individuato un target compaiono due grandi numeri che identificano con un numero da 1 a 99 il tipo di metallo trovato. La sensibilità può essere regolata da 1 a 10 ed è possibile anche scegliere il livello del volume, regolabile da 1 a 20. Tutte le impostazioni restano salvate in memoria fino a quando non vengono nuovamente modificate. Mantiene le impostazioni anche quando viene spento e poi riacceso. Ha il vantaggio di essere impermeabile alla pioggia. La frequenza operativa è di 7,69 kHz ed il peso del cercametalli è di solo 1 Kg. La piastra di ricerca è da 9″ triangolare concentrica ellittica ed impermeabile.
Cuffie in omaggio e sconto delle spese di spedizione su ordine successivo di attrezzi da scavo!!
Garanzia ufficiale italiana
TEST: un ottimo prodotto, leggerissimo, performante con ottima discriminazione e durata delle batterie. Abbiamo provato l'F22 sui nostri cantieri di scavo verificandone il funzionamento e le performances. Ha dato ottimi risultati nell''identificazione dei metalli e nella loro discriminazione. Sulla stratigrafia ha permesso di indicare con molta precisione i diversi punti di giacitura, mentre sui cumiuli di smosso ha permesso il recupero di reperti dispersi anche a buona profondità o molto piccoli. La piastra triangolare, di nuova concezione, è sembrata robusta ed efficente e non affetta dai problemi di falsi segnali tipica delle concentriche. Particolarmente rimarchevole la leggerezza e la resistenza alla pioggia, caratteristica solitamente propria di prodotti di fascia superiore. Provato per voi e consigliato da AEVUS ARC.
Nota. Il Metal detector è un sistema di ricerca non invasivo (che rientra nel campo del remote sensing) che si rivela come un valido ausilio alla ricerca archeologica. Superati già da tempo i pregiudizi sul suo impiego, hanno assunto rilievo applicazioni scientifiche (mappe di punti) finalizzate a desumere dati statistici dalla distribuzione dei materiali metallici nelle stratigrafie e nel paesaggio, al fine di indagare aspetti connessi alla loro formazione. In settori come l'Archeologia dei campi di battaglia (Battlefields Archaeology) applicato con metodi di indagine scientifici, esso è uno strumento imprescindibile, basti pensare alle ricerche condotte da Tim Sutherland o da James Balme.
In Inghilterra esistono programmi governativi di regolamentazione e inquadramento degli operatori, finalizzati alla salvaguardia dei materiali rinvenuti e alla divulgazione di corrette metodologie di ricerca (vedi http://www.ncmd.co.uk/, http://finds.org.uk/).
Si invitano tutti gli operatori, archeologi e non, a un uso responsabile del metal detector, conforme alle normative vigenti e al Codice di Boston.